La psicologia è una materia decisamente molto vasta e complessa (e in tal caso per chi volesse avere un quadro più chiaro può andare qui) ma è anche una disciplina abbastanza giovane, soprattutto nel nostro paese, l’Italia. Questa probabilmente è la causa della tanta confusione che aleggia intorno all’argomento e che i mass media tendono ad accrescere. La Psicologia è la scienza che studia il comportamento degli individui ed i loro processi mentali. Tale studio riguarda le dinamiche interne dell’individuo, i rapporti che intercorrono tra quest’ultimo e l’ambiente, il comportamento umano ed i processi mentali generati dagli stimoli sensoriali e dalle relative risposte.
La psicologia si differenzia dalla Psichiatria, in quanto quest’ultima è una disciplina medica, focalizzata specificatamente sull’intervento sanitario in merito ai disturbi psicopatologici con psicofarmaci. Le due terminologie spesso vengono equiparate ed utilizzate alternativamente, ma come potete leggere sopra, c’è una enorme differenza!
La funzione dello Psicologo è quella di garantire la possibilità di un confronto con una figura professionalmente preparata ad ascoltare il disagio e le difficoltà che la persona sta attraversando in un determinato momento della propria vita.
Non è un mago, né un chiromante, né un illusionista. È una persona (e ci teniamo a sottolineare questo aspetto) che attraversa un percorso di formazione molto lungo ed impegnativo: cinque anni di università, 1 anno di tirocinio non retribuito, sei mesi almeno di preparazione per l’iscrizione all’Albo degli Psicologi; i più caparbi si iscrivono persino alle scuole di specializzazione, dai 4 ai 5 anni, per ottenere il titolo di psicoterapeuti. Quindi lo psicologo è un professionista a tutti gli effetti, che pratica una scienza, riconosciuta come tale. Perché, però, ci teniamo a ricordare che coloro che la praticano sono persone? Perché come per tutte le figure professionali si possono incontrare persone più o meno in sintonia con le nostre aspettative. Il consiglio quindi è di darsi un po’ di tempo per conoscersi ma se poi si scopre che non sentiamo alcun giovamento da quella relazione, possiamo sempre cambiare (non prima però di essersi chiesti, se invece non si tratti di fuga, perchè ha colpito nel segno). La tendenza generale invece è quella di screditare questa figura professionale, preferendo il parere di un medico e assumendo la “pillola magica” che tutto risolve. A volte la pillola è necessaria ma in casi gravi. Ad ogni modo se non ci si guarda dentro, andando a scovare la vera ragione del nostro malessere e del nostro stato d’animo, non sarà certo la pillola a risolvere il problema. Affrontare il proprio malessere e guardarlo in faccia richiede un grandissimo coraggio, perché bisogna mettersi in discussione e guardare le cose da un altro punto di vista. Ma non lo si fa da soli, si ha affianco una persona preparata che è lì per noi, disponibile a seguirci in questo viaggio. Ci aiuterà ad uscire dalla posizione di stallo, di blocco, in cui si ha l’impressione di non avere alternative possibili, dandoci invece la possibilità di vedere altre strade da poter percorrere; ci sosterrà passo dopo passo, ci accompagnerà nella scoperta delle nostre risorse, le stesse che pensiamo di non avere, ma che invece spesso abbiamo solo messo a dormire.
Fare questo percorso richiede tempo, motivazione, fiducia, coraggio…Sappiamo cosa state pensando: soldi! È vero seguire la terapia privatamente ha i suoi costi, ma non di più di quanto possa costare un avvocato, un commercialista, etc. Vi è la possibilità anche di usufruire dei servizi pubblici, anche se siamo consapevoli che le liste di attesa sono lunghe…Tuttavia tentar non nuoce!
Sarebbe infatti opportuno che tale disciplina venga riconosciuta dallo Stato come fondamentale e necessaria, almeno in ogni struttura che si occupa di benessere e salute. Sarebbe civilmente molto progredito, che per ogni medico di base, vi sia uno psicologo di base! Una provocazione? Sicuramente. Un costo insostenibile per lo Stato? No, se gli sprechi fossero evitati e le spese razionalizzate.
Imparare a conoscersi, a scoprire chi siamo e quello che proviamo, come interagiamo con gli altri e il perché ci comportiamo in determinati modi, è un viaggio che vale veramente la pena di affrontare.